Il Servizio fitosanitario centrale, con il supporto dell’Istituto nazionale di riferimento per la protezione delle piante (INRPP), coordina e gestisce le misure di contrasto alla diffusione degli organismi nocivi, ai sensi del Regolamento (UE) 2016/2031 e del d.lgs. 2 febbraio 2021, n. 19.
Per quanto riguarda Xylella fastidiosa, il primo focolaio segnalato nell’Unione Europea è stato rilevato in Italia tra il 2013-2014, nella provincia di Lecce in Puglia, su alberi di olivo. Pertanto, nell’Unione Europea, sono entrate in vigore le misure di emergenza per impedire l’introduzione e l’ulteriore diffusione dell’organismo nocivo, negli Stati membri, seguite da norme più severe introdotte nel 2015.
Successivamente, per contrastare la diffusione di X. fastidiosa, sono state adottate le misure fitosanitarie di emergenza descritte nei provvedimenti riportati di seguito:
- 2023, Ordinanza n. 3 del 26 maggio 2023, in cui vengono definite le aree indenni dall’organismo nocivo Xylella fastidiosa nel territorio della Repubblica italiana, sulla base delle indagini ufficiali annuali effettuate dai Servizi fitosanitari regionali sui territori di propria competenza, in applicazione del Piano di Indagine Nazionale (PNI) per gli organismi nocivi delle piante, di cui all’articolo 27 del decreto legislativo 2 febbraio 2021, n.19
- 2023 Documento Tecnico Ufficiale n. 39, del Servizio fitosanitario nazionale, recante la “Scheda tecnica per indagini sull’organismo nocivo: Xylella fastidiosa”. Il documento è stato approvato dal CFN del 21-22/06/2023, e redatto dal Gruppo di Lavoro per il Programma di indagine sugli organismi nocivi delle piante
- 2022, Decreto ministeriale del 24 gennaio 2022 per l’adozione di un Piano di emergenza nazionale per il contrasto di Xylella fastidiosa (Well et al.), con la finalità di individuare le risorse e definire i compiti, le responsabilità e le modalità d’intervento e coordinamento dei diversi livelli istituzionali responsabili della prevenzione e delle attività di eradicazione, al fine di assicurare un tempestivo ed efficace intervento nella gestione di una emergenza fitosanitaria, fin dai primissimi stadi dell’infezione e delimitare le zone a rischio e quelle contagiate
- 2020, Regolamento (UE) 2020/1201 del 14 agosto 2020, in cui sono descritte le misure per prevenire l’introduzione e la diffusione nell’Unione di Xylella fastidiosa, prevede un monitoraggio periodico del territorio e delle attività commerciali, nonché l’adozione di misure di eradicazione e contenimento nelle aree colpite. Inoltre, vengono riportate le piante ospiti che sono sottoposte a controlli ufficiali al momento dell’introduzione nell’Unione, prevedendo controlli annuali sulle piante specificate anche anteriormente il loro primo spostamento all’interno del territorio dell’UE o al momento della loro esportazione, in base ai requisiti fitosanitari dei diversi Paesi Terzi. In particolare, per le piante da impianto, escluse le sementi, di Coffea, Lavandula dentata L., Nerium oleander L., Olea europaea L., Polygala myrtifolia L. e Prunus dulcis è previsto un controllo rafforzato, in quanto considerate maggiormente sensibili alle diverse sub-specie europee di X. fastidiosa.
Le normative e i Piani di azione adottati dai Servizi fitosanitari regionali sono accessibili consultando le sezioni specifiche nelle pagine web delle Regioni Lazio, Puglia, Toscana.