Le Autorità fitosanitarie britanniche hanno portato a termine la valutazione del rischio fitosanitario (Rapid Pest Risk Analysis – PRA) su Pochazia shantungensis, insetto che ha causato numerose intercettazioni di spedizioni di piante ornamentali commercializzate dall’Italia e la loro conseguente distruzione con danni economici consistenti per i nostri vivaisti.
Le conclusioni a cui gli esperti fitosanitari britannici sono arrivati è che nessuna parte del Paese è considerata abbastanza calda rispetto all’areale di origine del parassita, l’Asia orientale, da consentirne l’insediamento e causare perdite economicamente importanti e, quindi, nessuna parte del Paese è considerata a rischio da P. shantungensis.
Pertanto, visto che l’insetto non in grado di insediarsi nel Regno Unito né di causare impatti economici inaccettabili, non soddisfa i criteri per essere considerato organismo nocivo da quarantena.
Sulla base di ciò, dal 27 maggio u.s., il Regno Unito non adotta misure fitosanitarie contro questo parassita.
Questa decisione è accolta con favore dagli operatori nazionali del settore, per i quali il mercato britannico riveste grande interesse, e dal Servizio Fitosanitario Nazionale tutto, che ha lavorato con impegno per dimostrare l’attenzione rivolta alle tematiche fitosanitarie sul territorio nazionale e che è culminata a marzo con la positiva conclusione dell’audit condotto da un Team di esperti fitosanitari britannici in Toscana e Lombardia.
Fermo restando la comune soddisfazione per l’esito di questa vicenda, si sottolinea l’importanza di continuare a garantire la massima vigilanza su altri potenziali problematiche fitosanitarie che minacciano sia la salute delle piante sia i flussi commerciali che esse alimentano.”