Drosophila suzukii, comunemente detto Moscerino dei piccoli frutti, è un organismo nocivo che attacca più di cento piante ospiti, sia coltivate che spontanee, nonché materiale organico in decomposizione, provocando danni economici significativi soprattutto su drupacee (ciliegio dolce, pesco, susino, albicocco), frutti a bacca (mirtillo, lampone, mora, fragola), ma anche kiwi, cachi, fichi e sull’uva. L’insetto, inoltre, è in grado di sopravvivere in un ampio range di condizioni climatiche, dalle foreste delle zone subtropicali agli ambienti montani dei climi temperati.
La specie è originaria del Sud-est asiatico e, durante il secolo scorso, la sua presenza si è estesa alle aree limitrofe il suo areale di distribuzione originario (Corea, Cina, Russia e Hawaii). A partire dal 2008 è stata rinvenuta negli USA e successivamente in Europa, interessando tutte le principali aree produttive dell’Unione europea.
Diversamente da altre specie del suo genere, D. suzukii si sviluppa a carico dei frutti maturi prossimi alla raccolta, ancora sulla pianta, i quali, generalmente, non mostrano subito segni visibili dell’attività trofica delle larve ma solo successivamente perdono consistenza, anche a causa di attacchi fungini o batterici che subentrano all’infestazione dell’insetto.
L’elevata polifagia, la rapidità di sviluppo e l’impossibilità di accertarne la presenza all’interno dei frutti ha determinato la rapida diffusione della specie sul territorio nazionale e dell’Unione Europea, impedendone, di fatto, ogni possibile tempestivo intervento di eradicazione così come l’adozione di misure fitosanitarie efficaci.
La difesa contro il fitofago risulta molto complessa in quanto le uova vengono deposte all’interno dei frutti sani durante le fasi finali della maturazione e le larve svolgono il loro ciclo completamente riparate all’interno della polpa del frutto. Per questo motivo la lotta è rivolta a contrastare la presenza degli adulti e a proteggere il frutto in prossimità della raccolta.
Al riguardo, i Servizi fitosanitari regionali svolgono attività di monitoraggio nel territorio di competenza e forniscono informazioni in merito alle strategie di difesa più idonee, in collaborazione anche con le Istituzioni scientifiche nazionali.
Al momento, l’insetto viene controllato attraverso misure di lotta integrata, basate principalmente sul ricorso a trattamenti insetticidi la cui efficacia, tuttavia, è limitata, in considerazione dell’epoca di attacco dell’insetto in prossimità della maturazione della frutta, delle continue reinfestazioni dall’esterno del campo, della durata del periodo di raccolta e della compresenza sul territorio di numerose colture e varietà ospiti.
L’impiego di un agente di controllo biologico specifico rappresenta, pertanto, un valido, se non l’unico, strumento di contenimento efficace per ridurre le popolazioni del fitofago a livello territoriale, riducendo al contempo il ricorso alla difesa chimica.
La Fondazione Edmund Mach (FEM) di Trento e il Centro di Difesa e Certificazione del CREA di Firenze hanno preso parte a specifici progetti di ricerca nazionali ed europei su D. suzukii al fine di studiarne la biologia, le tecniche di monitoraggio ed individuare le più efficaci strategie di difesa, comprese tecniche di controllo alternative ai tradizionali insetticidi di sintesi.
In particolare, FEM ha sviluppato di recente uno specifico studio del rischio e della potenzialità associati all’immissione in natura del microimenottero Ganaspis brasiliensis, in qualità di Agente di Controllo Biologico del Moscerino dei piccoli frutti (D. suzukii).
Alla luce di ciò, il Comitato Fitosanitario Nazionale ha affrontato questa problematica nel corso della seduta del 10-11 febbraio u.s. e ha ritenuto necessario istituire un Tavolo tecnico-scientifico nazionale di coordinamento o al fine di definire e condividere le attività di contrasto a questo organismo nocivo attraverso l’impiego del parassitoide, G. brasiliensis.
Nel corso della prima riunione del Tavolo sono state programmate tutte le attività propedeutiche all’esecuzione della campagna di lanci. In particolare, sono state identificate le attività da sviluppare in via prioritaria, come di seguito elencato:
All’iniziativa hanno aderito le Regioni Campania, Piemonte, Puglia, Sicilia, Valle d’Aosta, Emilia-Romagna e Veneto e le Province autonome di Trento e Bolzano.
Inoltre, è in corso di organizzazione il trasferimento degli inoculi del parassitoide per la loro moltiplicazione dalla Fondazione Edmund Mach ai Servizi fitosanitari regionali coinvolti, che potrà essere autorizzato dal Servizio Fitosanitario Centrale di questo Ministero su specifica istanza, com’è avvenuto anche per la Cimice asiatica lo scorso anno, concordando le modalità di trasferimento.
Il 4 marzo 2021 è stato istituito formalmente, su indicazione del Comitato Fitosanitario Nazionale, il Tavolo tecnico-scientifico nazionale di coordinamento per la lotta al moscerino dei piccoli frutti (Drosophila suzukii) al fine di definire e condividere le attività di contrasto a questo organismo nocivo attraverso l’impiego del parassitoide, Ganaspis brasiliensis. Il 19 marzo 2021 si […]
